Lyrics

Un'altra notte appresso del veleno che mi porto dentro
Perso il conto degli amici che ho perso (Ya)
Vivo nel mio mondo nero e complesso
Se vuoi rubarmi il cuore, io non so dove l'ho messo
Sai un po' mi sento libero in questa gabbia
Mi sento diverso come questa massa
Chissà cosa si nasconde dentro sta mente annebbiata
Mi risveglio e intravedo luce in quest'epoca dannata
Non cerco la mia metà perché non ho nemmeno un'altra
Vai e vieni nella mia mente e sei scaltra
Tu non prenderla sul serio che la realtà ti ammazza
Tu sarai già mia sei abbatti sta corazza
Non adattarti in una situa che ti crea sullo malanno
Anche se non è facile capire qual è il danno
Impari alzarti che non ti aiuteranno
Corro verso la luce ma è pesante l'affanno

Ricordo siamo cresciuti fra ste palazzine
Addosso fra una collana di spine
Di questa tempesta ne vorrei la fine
Ancora nella testa ho presenze clandestine

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Ho perso tutto ma continuo come a poker
Ti prego levami il veleno dal cuore
Male in alta classe tipo joker
Scatto la realtà ma mi sembri un poser
Tu non insistere, non mi conosci
Da dentro l'armadio ho fatto uscire i mostri
Te la fai in discesa ma cadi nei fossi
So che non avrei il coraggio di guardarti negli occhi
Un grande artista stai in crisi tipo l'india
Ancora che parlano, decreto di staminchia
Non giocare con le mine ho già acceso la miccia
Raga ne facciamo una con la carta della Bibbia
Alza il volume così non sento i miei spettri
La vita corre ma io lascio che aspetti
Si può chiedere di tutto tranne che essere onesti
Se voi siete umani, solo in certi contesti

Ricordo siamo cresciuti fra ste palazzine
Addosso fra una collana di spine
Di questa tempesta ne vorrei la fine
Ancora nella testa ho presenze clandestine

Una manica di pazzi come Alcatraz
Nella mia testa sono rinchiuso tipo alkazar
Il mondo 404 col cervello in crash
Questi per i money si sono messi a fare rap
Tu che pensi di sapere come sto nel mio mondo
Anima risiede in una sala di specchi senza fondo
Ovunque ti giri c'è sangue sullo sfondo
Corruzione all'ordine del giorno
Mando a fanculo magistrati presidente del governo
Salvini in un suo mondo presidente dell'Inferno
Sti leghisti mentre si lamentano
Sono un bruco stronzo che corrode dall'interno
Altro che vuoto dentro un buco nero
La realtà mi spaventa ma non mi fermo
Scrivo attenuo sto dolore ingenuo
2016 la vita mi passa tipo un treno

Ricordo siamo cresciuti fra ste palazzine
Addosso fra una collana di spine
Di questa tempesta ne vorrei la fine
Ancora nella testa ho presenze clandestine

Writer(s): Samuel Mantesam

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