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  • Data di pubblicazione

    27 Maggio 1997

  • Durata

    10 brani

Sin dalle prime note di "SMACK MY BITCH UP" si avverte che quello che abbiamo inserito nel nostro lettore sarà un CD che nondimenticheremo facilmente. La scena anglossassone, ci sta
mandano segnali di cambiamento; ci arrivano sonorità sempre più complesse, apparentemente "solo dance" ma in realtà estremamente elaborate. "FAT OF THE LAND" sembra ammonirci che il "rock é morto", almeno nelle sue forme più tradizionali, ma il suo spirito é ancora vivo e vegeto, semplicemente si manifesta ricorrendo a strumenti diversi.
Sono campionamenti elettronici ticipi di quella che comunemente chiamamo "techno", batterie che emanano ritmi incontrollati, chitarre dilatate e lancinanti, voci tipicamente hip-hop, insomma il cocktail con più ingredienti che abbiate mai assaggiato. Per i Prodigy l 'aggressività e la rabbia che traspare dalle canzoni potrebbero essere solo un espediente sonoro, ma non credete a chi dice che sono l' "ennesimo fenomeno commerciale". Certo, sono circondati da ottimi esperti di marketing, ma se pensate che David Bowie, durante le date previste con i Prodigy, ha affermato che lui avrebbe dovuto suonare come supporter e non la band di Liam ecc., probabilmente sarete anche voi d'accordo che un ascolto attento a questo disco non può essere evitato.

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