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Data di pubblicazione
19 Gennaio 2010
"RISING SUN"
Scritta prodotta ed arrangiata da
Marco Maggiore
Giuseppe Maggiore: saxofono
Marco Maggiore:Batteria, percussioni, synth, organo
Daniele Gregolin: Chitarra
Registrata all' Eagle-Eye studio,
registrazioni esterne Eagle-Eye Mobile Studio
Mixato e masterizzato da Marco Maggiore.
GENERE: World Music
Rising Sun è il frutto di un lungo lavoro di ricerca cominciato un paio di anni fa, un'occasione per andare oltre al mio usuale ruolo di batterista, che tengo comunque a precisare, non mi sta per niente stretto.
Tutto è partito da una successione di accordi che mi sembrava molto suggestiva e che in qualche modo potesse esprimere qualcosa di Grande, qualcosa di Solenne…
dopo di che ho cominciato a lavorare sulla melodia cercando qualcosa di veramente efficace per esprimere tale sensazione, ma con in piu' un certo senso di riflessione spirituale…poche note ma ben bilanciate e significative.
Lo special nella parte centrale del pezzo è stato elaborato in seguito, cercando di sviluppare ritmicamente una successione di accordi…quale soluzione poteva essere migliore dell'utilizzo di strumenti classici per ottenere qualcosa di mastodontico?
Una volta trovata un'idea che mi sembrava buona, sapevo che sarebbe stata solo una questione di tempo e costanza così ho cominciato ad elaborare l'idea.
SVILUPPO DELLE PERCUSSIONI:
Sono sempre Stato affascinato dall'orchestrazione ritmica e dal mastodontico effetto corale che produce un ensemble di percussioni, da qui l'idea di scrivere un pezzo dove poter sperimentare direttamente questo tipo di soluzioni ritmiche.
Per ottenere il suono che mi ero prefissato, cioè qualcosa di veramente enorme, ho lavorato dividendo il disegno del groove portante in sezioni, proprio come fosse un enorme orchestra di percussioni o come un coro se preferite l'idea…
La cosa un po' particolare è che oltre ad utilizzare percussioni classiche, sono andato a cercare degli strumenti a percussione caratteristici provenienti un po' da tutto il mondo… grazie all'aiuto di "amici e parenti", "insomma doveva essere qualcosa di assolutamente interculturale, qualcosa che andasse al di là degli spazi e delle latitudini"
La sezione degli strumenti più gravi che comprende timpani sinfonici una cassa sinfonica, il surdo(brasile) e quelli che in Giappone chiamano Taiko, fanno un disegno molto largo.
Sopra alle percussioni piu' gravi, suonano quelle che io personalmente ho identificato nella sezione intermedia che comprende tamburi di ogni genere:toms di ogni genere e natura suonati anche a mani nude per ottenere una sonorità particolare e più delicata, tamburi tradizionali tibetani e indonesiani, rullanti di svariate dimensioni e accordature, percussioni tradizionali senegalesi, Tabla ecc.
Al di sopra della sezione intermedia ho pensato ad una sezione di percussioni che potesse coprire la gamma di frequenza piu' alta vale a dire:Piatti di ogni genere e suonati in diversi modi a seconda dell'effetto desiderato(a mani nude e con bacchette di ogni tipo),piatti sinfonici, shaker, maracas, triangoli, piattini tibatani, piattini indiani ecc.
Quasi tutti gli strumenti sopra citati sono stati sovraincisi innumerevoli volte proprio per ottenere un effetto corale assoluto… "qualcosa che potesse ricordare un fiume in piena…"
La sezione ritmica infatti, in fase di registrazione, è stata realizzata sruttando + di 500 tracce, 539 per l'esattezza (77 volte 7) citazione simbolica volutamente inesatta…
Che dire, in un momento in cui si fa un gran parlare di intercultura, utilizzare quanti piu' strumenti a percussione possibile, provenienti da tutto il mondo, mi sembrava una scelta artistica che potesse esprimerla a pieno!!!
Marco Maggiore.
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