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  • Data di pubblicazione

    14 Novembre 2009

  • Durata

    8 brani

Enrico Sartori (alto sax, clarinet & altoclarinet), Pasquale Mirra (vibes), Silvia Bolognesi (double bass),
Simone Padovani (percussion), Marcello Benetti (drums, arrangements).

1) In fieri; 2) Supuesto blue; 3) Fired; 4) Sarin; 5) Brioche; 6) La pluie;
7) Pastìs; 8) Primero (dia de primavera).

E’ il ritmo a costituire il filo conduttore del primo album da leader del batterista Marcello Benetti; un ritmo denso e viscerale, quasi sporco dove i tamburi sono importanti tanto quanto i piatti. I contrasti ritmici, la ricerca di nuovi timbri e sonorità rendono la musica di «Supuesto blue» avvincente, onirica e sanguigna, ma allo stesso tempo complessa e raffinata, capace di rischiare senza dimenticare le sue radici, blues soprattutto, ma anche funky, ritmi balcanici e melodie klezmer (musiche che il batterista continua a frequentare suonando con il gruppo etnico Rumellai). E’ compatto e ben equilibrato l’ensemble guidato da Benetti, nato nel 1972 a Portogruaro, cresciuto a Mirano, sempre in provincia di Venezia, e da qualche anno trasferitosi a Bologna, dove ha conosciuto gran parte dei suoi attuali compagni di viaggio, frequentandone la vivace scena dell’avanguardia.

S’é avvicinato alla musica da ragazzo studiando chitarra classica; ha poi suonato blues e rythm’n'blues come chitarrista fino a metà anni ’90 ma, quasi contemporaneamente, ha iniziato a studiare la batteria, perfezionandosi con Fabio Grandi e frequentando un corso presso la bolognese Music Academy. Ha poi partecipato ad uno stage intensivo di percussioni caraibiche con Erik Bonne a Cuba e ad uno con il jazzista olandese Han Bennink. Ha seguito nel 2002 i seminari estivi di Siena Jazz, studiando con Ettore Fioravanti e Massimo Manzi. Dal 2008 ha iniziato a frequentare periodicamente la città di New Orleans e in quello stesso anno ha cominciato a scrivere musica, fondando un quintetto denominato Fifth e completato da eccellenti musicisti come Enrico Sartori, clarinetti e sax alto, Pasquale Mirra, vibrafono, Silvia Bolognesi, contrabbasso, Simone Padovani, percussioni. Benetti ha composti tutti i brani dell’album, confermandosi musicista maturo e completo, in grado di passare dagli avvincenti, ipnotici riff di Supuesto blue e Sarin alla lirica melodia di La pluie, introdotta dal suggestivo suono del glockenspiel, dalla colemaniana, semplice ma efficace In fieri alla quasi festosa Primero (dia de primavera), tema che chiude nel migliore dei modi l’album, lasciandoci la speranza, del tutto fondata, che questa sia davvero, per il batterista veneto. la “prima” di una lunga serie di meravigliose “primavere”.

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