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  • Data di pubblicazione

    11 Febbraio 2006

  • Durata

    10 brani

The Clouds
Inafferrabili, intoccabili dall'uomo, delicate e potenti come null'altro, mai la stessa forma, mai lo stesso grigio, mai lo stesso bianco, mai la stessa luce o la stessa ombra, mai lo stesso posto. Se il paradiso esistesse si troverebbe sulle Nuvole, sarebbe il posto da dove cadde l' Angelo della Misericordia per diventare Demone, sarebbe il luogo dove il Dio in cui credono molti avrebbe dimora. Le Nuvole, capaci di emettere luce, suoni, di generare acqua, di creare la vita… o di generare morte. Il bene e il male racchiuso in qualcosa di impalpabile, immodificabile, da sempre catturano la nostra vista, cambiano i nostri stati d'animo, fanno viaggiare la nostra fantasia come soltanto le cose informali possono fare, il luogo dove i pensieri possono partire da zero, perché è come se davanti a noi non ci fosse nulla, nessuna immagine concreta che possa influenzare la mente, esse sono la visione del luogo più primordiale che noi possiamo conoscere, sono esistite da prima di ogni forma di vita e non si sono mai estinte… e quando noi lo saremo, esse continueranno a volare, a piangere, a nascondere, a giocare con le ombre. Le ombre… le Nuvole le hanno viste per prime e se ne sono innamorate, così hanno deciso di legarle al freddo, all'inverno, alla nebbia ed alla notte. Le Nuvole… coloro che nascosero il sole nei momento in cui vedesti la Ragazza in Attesa della sua prossima vittima… ora è carnefice di se stessa, ha bisogno di riparo… è là dove ella Corre, là dove ella scompare, tra le Nuvole. Là dove gli scrittori e i poeti rimangono imprigionati nel tempo, quando la morte si lancia in volo e Cade giù… sulla terra, per rapire ciò essi che hanno scritto. Le Nuvole… hanno una sfumatura anche per i tuoi pensieri e per le tue azioni… furono le più scure che ti dissero… Sei un Perdente, ma potrebbero essere state completamente nere e allo stesso tempo avrebbero potuto farti rinascere… se solo tu avessi imparato ad amarle. Ecco perché le Nuvole e l'amore hanno la stessa consistenza, esistono ma non si possono toccare, sfuggono al tatto ma rimangono nella mente, scivolano nel corpo e sanno accecare ognuno a suo modo, ma spesso l'amore eccessivo porta all'odio… l'odio, complementare dell'amore… anche lì vagano Nuvole, per far si che la Coscienza e la Conoscenza, non siano alla portata di tutti, l'odio esiste per velare e svelare, esiste per chi Vuole il Mondo come terra di conquista, non per chi invece è alla ricerca di una imperfetta saggezza di umana memoria. Le Nuvole possono darti una sensazione liberatoria se la desideri, qualcosa di indescrivibile, un impatto emotivo straordinario e che ho provato soltanto quando fui seppellito Sotto la mia Pietra, la pietra che mi custodì per centinaia di anni e che poi mi rigettò dalle Nuvole alla terra, alla realtà della strada… laddove aprendo gli occhi, vidi mentre ti partorivano… e le Nuvole impregnate di sangue ti presentavano la ragazza in acido… Lei Vuole soltanto continuare a vivere… ti dissero, ma era soltanto un viaggio lisergico o mero frutto dell'egoismo degli uomini? L'egoismo, più raffinato dell'odio, meno colpevolizzante per la propria coscienza e più facile da nascondere tra le Nuvole… le Nuvole, parole per legare, parole e azioni per amare se stessi e farsi amare da una generazione di ciechi e oppressi dal potere, nato dalla repressione degli oppressori repressi… Forse suonerebbe meglio dire… io Voglio Morire, morire perché non appartengo a tutto questo, morire perché caduto dalle Nuvole… non avrei voluto trovarmi qui, in questo luogo, in quest'epoca, tra queste Bestie che si auto definiscono Uomini, che chiamano Bestie gli Animali… Creati questi Uomini Bestia, da Dio a loro dire, ma un Dio che non vede la miseria e gli orrori che ha creato e a cui non pone rimedio, è un Dio che non è mai esistito e che nulla mai ha creato… oppure è lì, nascosto tra le Nuvole a ridere di noi e dei nostri limiti. E quando più nulla ti sorprende, quando più nulla di sconvolge, quando il Sangue scorre Freddo nelle tue vene… allora è il momento di amare ciò che non ha forma, ma puoi vedere, non ha bocca ma puoi sentire, non ha mani ma sa come toccarti, non ha occhi ma sa come trovarti… non ha sentimenti ma sa sempre emozionarti… e giunto stravolto da un incantesimo, alla riflessione sull'apparire nella vita… e sull'essere nella morte… perso in una foresta ai confini del nulla, sulla cima di una montagna di corpi senza vita… anche tu morente, guardando verso lo spazio infinito dirai… io adoro le Nuvole.

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