Wiki
-
Durata
12 brani
Basato sulla storia noir di Nicholas che scopre la sua vita passata, fatta di amore, infedeltà e morte, l'album rappresenta, secondo molti, uno degli apici della carriera del gruppo, corroborato dalla fresca entrata nell'organico dell'esperto tastierista e pianista Jordan Rudess.
Come si evince dal titolo dell'album, Metropolis Pt. 2: Scenes from a Memory è il seguito di Metropolis Pt. 1: The Miracle and the Sleeper, brano contenuto nel secondo lavoro della band, Images and Words. Quando il brano fu intitolato "Metropolis Pt. 1", la band non era, in realtà, intenzionata a scrivere una "parte seconda"; il titolo fu formulato in quel modo, quasi come uno scherzo. Dopo le molte pressioni dei fans, però, la band decise di iniziare a lavorare ad un "Metropolis Pt. 2".
Inizialmente, la band lavorò alla seconda parte pensandola come un unico brano piuttosto che come un intero album. Fu durante la preparazione di Falling Into Infinity, il quarto album del gruppo, che Part 2 iniziò ad essere scritta. Il brano però non fu mai terminato, soprattutto perché la casa discografica non aveva intenzione in quel momento di produrre un album doppio, che sarebbe stato necessario per potere includere anche quel pezzo. La band registrò quindi un demo di 20 minuti su cui tornare a lavorare successivamente. È disponibile l'intero brano strumentale nel bootleg ufficiale "Falling into Infinity Demos". Quando la band iniziò a lavorare al quinto album, riprese la canzone Metropolis Part 2 e ne fece un intero album.
Durante il tour seguito all'uscita dell'album, i Dream Theater si sono esibiti dal vivo suonando l'album nella sua interezza. Nel 2000, lo spettacolo conclusivo del tour nordamericano fu registrato e rilasciato in DVD col titolo di Metropolis 2000: Scenes from New York in cui i membri della band discutono della storia di Scenes from a Memory.
Dal punto di vista del suono, l'album rappresenta una sorta di ritorno alle origini e soprattutto alle sonorità e alle strutture di Images And Words ma con un sound leggermente più attuale; questa scelta può essere vista come un tentativo da parte della band di riconquistare il proprio pubblico, in parte deluso dal precedente Falling Into Infinity. L'album presenta strutture estremamente complesse e un alto contenuto tecnico, in contrapposizione alle strutture più accessibili del predecessore. In particolare, alcuni brani come Overture 1928, Fatal Tragedy e soprattutto The Dance Of Eternity, sono caratterizzate da un virtuosismo quasi estremo che si rifà alle sonorità dei Liquid Tension Experiment, progetto che nel biennio 1998-99 ha coinvolto John Petrucci, Mike Portnoy e il nuovo entrato Jordan Rudess.
L'ultima traccia dell'album inizia un esperimento musicale da parte dei Dream Theater. Il brusio all'inizio di The Glass Prison, il primo brano dell'album Six Degrees of Inner Turbulence (2002), è lo stesso brusio che si sente alla fine di Finally Free, brano conclusivo di questo album. Si verrà così a creare una sorta di concept interno negli album seguenti dei Dream Theater, che ricollega The Glass Prison a This dying soul dell'album seguente Train of Thought, sino ad arrivare al penultimo album, Octavarium, in cui l'inizio di The root of all evil si collega all'ultima nota di In The Name of God.
Tracce
1. Regression - 2:07
2. Overture 1928 - 3:37
3. Strange Deja Vu - 5:12
4. Through My Words - 1:02
5. Fatal Tragedy - 6:49
6. Beyond This Life - 11:22
7. Through Her Eyes - 5:29
8. Home - 12:53
9. The Dance of Eternity - 6:13
10. One Last Time - 3:46
11. The Spirit Carries On - 6:38
12. Finally Free - 11:59
Le descrizioni degli album su Last.fm possono essere modificate da tutti. Il tuo contributo sarà apprezzato!
Tutti i contenuti forniti dagli utenti su questa pagina sono disponibili in base ai termini della licenza Creative Commons Attribution-ShareAlike; potrebbero essere applicati ulteriori termini.