Biografia

  • Anni di attività

    1977 – oggi (48 anni)

  • Luogo di fondazione

    Wythenshawe, Manchester, Greater Manchester, England, Regno Unito

  • Componenti

    • Andy Connell
    • Denise Johnson
    • Donald Johnson
    • Jeremy Kerr
    • Liam Mullan
    • Martha Tilson
    • Martin Moscrop
    • Peter Terrell
    • Simon Topping
    • Tony Quigley

Gli A Certain Ratio diedero vita a una delle esperienze britanniche più originali e preveggenti del periodo facente immediatamente seguito al boom del punk-rock. Il gruppo portò il pathos suicida dei Joy Division in un campo armonico più colto e sofisticato, rinunciando a parte dell'afflato lirico a favore di un taglio più futurista.
Presentati dal singolo Thin Boys (1979) come l'ennesimo complesso tetro-elettro-intellettuale di Manchester (Simon Topping era, forse l'unico rivale di Ian Curtis come "voce" del dark-punk), gli A Certain Ratio evolsero quasi subito, sotto l'influsso dei Talking Heads, verso una maggiore enfasi ritmica con il successivo Shack Up (1980). L'aggiunta del batterista Donald Johnson (un fan dei Parliament) fu fondamentale per definire il sound dell'era classica: insieme al bassista Jeremy Kerr definì una delle sezioni ritmiche più originali dell'epoca.

Frutto di quell'intuizione furono Fox (1980), il brano più compiuto del loro afro-funk-jazz, sfregiato dai barriti distorti della tromba di Simon Topping, e i ritmi meccanici di Do The Du (1980). Altre tappe importanti furono Blown Away (1980), immersa in un caos di percussioni caraibiche e di vocalizzi galattici, e And Then Again (1980), cupa e ipnotica, con il languido vagito della tromba e vocalizzi spiritici. Lo stile che si stava definendo era un ibrido di elettronica raffinata, trapunta di disturbi impercettibili, pallidi accenti jazz-rock della sezione ritmica, di chitarrismo funky e di canto afono e cadaverico.

L'album To Each (Factory, 1981), uno dei più interessanti di quegli anni, formalizzò quegli esperimenti in un sound cerebrale e spigoloso (Felch e la monumentale danza tribale di Winter Hill).

C'erano però già i germi della decadenza verso l'eclettico tecno-funky del seguito, espressosi in armonie austere e annoiate su Sextet (Factory, 1981) e I'd Like To See You Again (1982), con brani da ballo senza nerbo a rimangiarsi le istanze più intellettuali. Il singolo di nove minuti Knife Slits Water fu l'ultimo brano significativo. Force (Factory, 1986) proporrà semplicemente una revisione della disco-music.

All fine del decennio Topping sarà anche l'iniziatore dell'house locale, prima con i T-Coy (Carino e I Ain't Nightclubbing) e poi con i nuovi A Certain Ratio (Acid To Ecstasy).

Gli EP dell'epoca d'oro sono stati antologizzati su Old And The New (Factory, 1986).

Early (Soul Jazz, 2002) is a career retrospective, but actually does not focus on the early period. The Graveyard and the Ballroom (Universal Sound, 2004) is a retrospective of their early music, including the entire 1979 debut cassette.

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