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Biografia

  • Anni di attività

    1969 – oggi (55 anni)

  • Luogo di fondazione

    Torquay, Devon, England, Regno Unito

  • Componenti

    • Andy Powell (1969 – oggi)
    • Andy Pyle (1986 – 1994)
    • Ben Granfelt (1997 – 2004)
    • Bob Skeat (1997 – oggi)
    • Claire Hamill (1969 – 1982)
    • Jamie Crompton
    • Joe Crabtree (2007 – oggi)
    • John Wetton (1981 – oggi)
    • Laurie Wisefield (1974 – 1985)
    • Mark Abrahams (2017 – oggi)
    • Martin Turner (1963 – 1991)
    • Muddy Manninen (2004 – 2017)
    • Ray Weston (1969 – 2007)
    • Robbie France (1990 – 1990)
    • Steve Upton (1966 – 1990)
    • Ted Turner (1974 – 1994)
    • Tony Kishman (1994 – 1997)
    • Trevor Bolder (1981 – 1983)

I Wishbone Ash furono unici fra i complessi del primo progressive rock grazie alla coppia di chitarre di Andy Powell e Ted Turner. Non proprio come gli Allman Brothers, furono autori di passaggi strumentali hard-rock che facevano miracoli come musica di sottofondo per intrattenimento della classe operaia. Martin Turner non era nè un gran cantante nè un grande autore, ma le chitarre e la sezione ritmica erano più che apprezzabili. Wishbone Ash (MCA 1970) contiene solo 6 brani, fra cui un classico, Lady Whiskey, e due lunghe jam: Handy, di 11 minuti, e Phoenix, di 10 minuti. Sul quasi interamente strumentale Pilgrimage (1971) i due pezzi lunghi, il boogie dal vivo di 10 minuti Where were you tomorrow e The pilgrim, di 8 minuti, non erano altrettanto brillanti ma Jail bait fu un'altro classico. Argus (1972) unì il meglio del primo e del secondo disco. Time was era un progressive-rock d'alta classe e concettuale della durata di 9 minuti, mentre King will come, Blowin' free, Throw down the sword e Warrior erano composizioni granitiche, malinconiche, a tratti epiche. Four (1973) fu inferiore da tutti i punti di vista, nonostante i tentativi di arricchire gli arrangiamenti con fiati e tastiere. Rock and roll widow, No easy road, So many things to say, erano appena passabili e la lunga Everybody needs a friend fu deludente. Rimpiazzato Ted Turner con Laurie Wisefield, continuarono a far uscire dischi per nulla originali, che suonavano sempre più come i loro idoli del rock sudista. There's a rub (1974) conteneva ancora un pezzo imponente come FUBB, ma Locked in (Atlantic 1976) era una raccolta di pezzi AOR, e sulla stessa falsariga sarebbero stati anche New England (Atlantic 1976) e Front page news (1977). No smoke without fire (1978) sembrò tornare alle lunghe jam come The way of the world, ma Just testing (1979) segnò un'altro momento di crisi. Dopo l'uscita di Martin Turner, il gruppo fece uscire altri due dischi, Number of the brave (1981) e Twin barrels burning (1982), poi si sciolse. Raw to the bone (1985) era sostanzialmente il gruppo di Mervyn Spence, nuovo cantante, bassista e compositore. La formazione originale si riunì per un disco totalmente strumentale e new age, Nouveau calls (No Speak 1988). Hear to hear (1989) e Strange affair (1991) propose altro che ulteriori imitazioni di ZZ Top e Allman Brothers. Una nuova rinascita dei Wishbone Ash fu di fatto un progetto solista di Andy Powell, che si dedicò ad uno stile più rilassato (alla J.J. Cale) su Illuminations (1996). Dopo un tentativo nel campo della musica dance con Trance visionary (1998), disco poi remixato con chitarre e reintitolato Psychic terrorism (1998), Powell ha continuato a sfornare colonne sonore rilassate e posate come Bare bones (1999) e Bona fide (2002).

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