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Biografia

  • Data di nascita

    26 Gennaio 1908

  • Luogo di nascita

    Paris, Île-de-France, Francia

  • Data di morte

    1 Dicembre 1997 (età: 89)

Stéphane Grappelli (Parigi, 26 gennaio 1908 – Parigi, 1 dicembre 1997) è stato un violinista, pianista e compositore jazz francese.

Prende le prime lezioni da suo padre Ernesto, un emigrante italiano originario di Alatri. A soli quattro anni perse la madre.

Si iscrive al conservatorio di Parigi e non conclude gli studi accademici: apprende essenzialmente da autodidatta, ascoltando le prime registrazioni di Louis Armstrong, Bix Beiderbecke e Joe Venuti. Verso i 15 anni inizia a suonare il pianoforte come accompagnamento per i film muti, nei clubs e nei ristoranti parigini.

A 19 anni diventa membro stabile della band dell'Ambassador Club e, alternandosi tra pianoforte e violino, continua la sua carriera con i "Gregor and his Gregorians"; quindi, non molto tempo dopo, lavora come violinista e sassofonista con la "Alan Romans Band" di Montparnasse. Proprio in questo periodo avviene l'incontro tra Grappelli ed il celebre chitarrista jazz belga Django Reinhardt.

Raccontò Stéphane in una sua intervista:
« Quella sera ero a suonare il sassofono in un club di Montparnasse e ad un certo momento vidi entrare dal fondo dei loschi individui… io ed i miei colleghi pensammo subito a degli strozzini venuti a riscuotere il pizzo… nella pausa mi vennero incontro… fu lì che incontrai Django e i suoi fratelli… mi chiesero di suonare il violino… io lo feci e da lì a pochi giorni dopo nacque il Quintette. »

Dall'incontro con Django Reinhardt nel 1934 nasce il Quintette du Hot Club de France. Il gruppo acquista subito un'importanza internazionale e attraverso le proprie registrazioni si impone come il primo importante gruppo jazz non americano.

Allo scoppio della Seconda Guerra Mondiale Stéphane e Django si trovano a Londra. Nonostante il clima di persecuzione razziale nei confonti degli zingari nella Francia occupata dai nazisti, Django decide di ritornare a Parigi. Grappelli continua a lavorare a Londra, collaborando attivamente con George Shearing. Alla fine della guerra, Django e Stephane si troveranno ancora a suonare sia in Francia sia in Inghilterra fino al 1948, trasferendosi poi a Roma nel 1949 per un lungo ingaggio e l'incisione di moltissimi brani. Grappelli in questi anni subisce la forza del successo del suo più grande collega ed amico, rimanendo in ombra e venendo per lo più associato ad un certo tipo di stile cosiddetto "gypsy": non ha ancora acquisito la notorietà che invece di lì a poco sarebbe divenuta mondiale.

Nel 1966 registra Violin Summit con Svend Asmussen, Jean-Luc Ponty e Stuff Smith, mettendo in evidenza le sue grandi capacità strumentali e solistiche. Il suo primo concerto negli USA è al New Jork Jazz Festival del 1969; registra in seguito numerosi album con il violinista classico Yehudi Menuhin. La sua carriera si è ormai involata verso il più grande successo. In trio o quartetto, partecipa a tutti i principali festival mondiali. Da ricordare il meraviglioso "Tribute to Django" al Kool Jazz Festival di New York nel 1984.

Continua a lavorare con importanti chitarristi, tra cui Denny Wright, Diz Disley, Martin Taylor, Bucky Pizzarelli. Tra le sue numerosissime collaborazioni si possono citare quelle con Duke Ellington, Oscar Peterson, Earl Hines, Giuseppe (Joe) Venuti, Barney Kessel, Gary Burton, Michel Petrucciani e David Grisman, ma la più sorprendente è forse quella con i Pink Floyd: Grappelli appare infatti - pur se non accreditato - nel famoso album Wish You Were Here della band britannica.

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