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Biografia

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  • Anni di attività

    1982 – oggi (42 anni)

  • Luogo di fondazione

    Los Angeles, Los Angeles County, California, Stati Uniti

  • Componenti

    • Blackie Lawless (1982 – oggi)
    • Chris Holmes (1983 – 2001)
    • Darrell Roberts (2001 – 2006)
    • David Chirico (1993 – 1993)
    • Don Costa (1982 – 1982)
    • Doug Blair (1991 – oggi)
    • Frankie Banali (1989 – 2004)
    • Glenn Soderling (1987 – 1987)
    • Johnny Rod (1986 – 1993)
    • Mike Duda (1997 – oggi)
    • Mike Dupke (2006 – oggi)
    • Randy Piper (1982 – 1986)
    • Rik Fox (1982 – 1982)
    • Stet Howland (1991 – 2006)
    • Steve Riley (1984 – 1987)
    • Tony Richards (1982 – 1984)

I W.A.S.P. sono un gruppo heavy metal statunitense, formatosi a Los Angeles nel 1982.
L'acronimo "WASP", che in lingua inglese viene generalmente inteso come "White Anglo-Saxon Protestant" ("protestante bianco anglosassone"), fu spiegato dai membri del gruppo come "We Are Sexual Perverts" ("siamo maniaci sessuali"). I W.A.S.P. sono infatti ricordati anche per i loro concerti molto caratteristici, dotati di contenuti scabrosi e cruenti, sullo stile di Alice Cooper, uno dei pionieri di questo tipo di show. In questo senso il gruppo trova similitudini con gruppi come Lizzy Borden o Twisted Sister.
Nonostante i W.A.S.P. vengano classificati nel genere glam metal, la loro musica è generalmente più dura di tale sound. Infatti il loro stile musicale è aggressivo ed esplicito e si congiunge già con lo spirito del primo heavy metal. Nonostante ciò si precisa che il glam metal nelle sue prime forme era in ogni caso un genere più duro di quello che si verrà a formare negli anni successivi. Molti altri gruppi glam metal della prima ondata connotavano sonorità più dure e particolarmente ispirate all'heavy metal tradizionale.

Le origini (1982-1984)
I W.A.S.P. nascono nel 1982 a Los Angeles, California, da una idea del cantante/chitarrista Blackie Lawless e del chitarrista solista Randy Piper, che erano già stati compagni in una precedente incarnazione del gruppo, i "Sister". Fra i membri di quest'ultima band, seppur per un breve periodo, aveva figurato anche Nikki Sixx, poi leader dei Mötley Crüe. Lawless successivamente fondò la band London nel 1978 assieme a Lizzie Grey. Anche in questa band militò in origine il bassista Nikki Sixx. I London però finirono per sciolgiersi nel 1981 e Lawless poco dopo fonderà i W.A.S.P.. Successivamente i London si riformarono senza Lawless.
La prima line-up dei W.A.S.P. vide Blackie Lawless cantante e chitarrista, Randy Piper secondo chitarrista, Tony Richards batterista e il bassista Rik Fox (si dice che il nome della band fu inventato proprio da quest'ultimo), che in precedenza era stato membro dei Sister assieme a Lawless. Tuttavia Fox durò poco tempo, e successivamente raggiunse gli Steeler di Ron Keel, band nella quale militava anche Yngwie Malmsteen. Egli fu sostituito nei W.A.S.P. da Don Costa, proveniente, assieme a Richards, dai Dante Fox, ovvero la prima incarnazione di quelli che saranno noti come Great White. I W.A.S.P. con tale formazione rilasciarono, tra il 1982 e il 1983, quattro demo, nell'ordine Demo 1982, Face the Attack (l'unico a poter essere considerato un vero e proprio album autoprodotto), 1983 Demo e Second 1983 Demo, che presentarono per la prima volta al pubblico gli ancora acerbi W.A.S.P..
Nel 1984 Chris Holmes entrò nel gruppo come secondo chitarrista in seguito al licenziamento di Costa, sostituito interamente da Lawless, ora nel ruolo di bassista. Con la formazione rinnovata, i W.A.S.P. iniziarono ad esibirsi nei loro primi show, già caratterizzati da parti irriverenti ed incendiarie, facendo segnalare regolarmente il tutto esaurito in ogni esibizione e venendo acclamati persino in uno dei locali più noti al circuito rock di quegli anni, il Troubadour. Durante questi piccoli concerti, grazie anche ad un ottimo demo prodotto lo stesso anno, The First Album Rehearsal Demos, furono notati dall'allora manager degli Iron Maiden Rod Smallwood, il quale offrì alla band un cospicuo contratto con l'etichetta discografica Capitol Records, subito accettato dal gruppo.

Il successo (1984-1989)
Nel 1984, dopo alcuni mesi di lavoro in studio, uscì il primo album della band, l'omonimo W.A.S.P.. Il gruppo presentò un'immagine e ed esibizioni shock rock totalmente innovativi ma a tratti simili a quello esibito dal musicista Alice Cooper, la massima fonte di ispirazione del gruppo. Il risultato fu un album di successo che mise in risalto sia l'aspetto teatrale della band che la loro grinta e capacità tecnica. Musicalmente il sound del gruppo é riconducibile a quello dei Quiet Riot: unisce la durezza e la potenza dell'heavy metal britannico con linee melodiche tipicamente Hard Rock e Rock and Roll di stampo americano. La stessa voce aspra, ruvida e potente di Lawless ricorda parecchio il collega Kevin DuBrow. Il primo singolo del gruppo, il brano Animal (Fuck Like a Beast), fu immediatamente censurato dal P.M.R.C. a causa dei suoi contenuti scabrosi. Blackie Lawless si oppose a lungo a questa censura e la sua lotta fu seguita giorno per giorno dai giornali, che indirettamente fecero un'enorme pubblicità al gruppo e all'album. Infatti il secondo singolo della band, I Wanna Be Somebody, riscosse un immediato successo, entrando, fin dalla sua uscita, nelle prime posizioni delle classifiche americane, e assicurando al gruppo i primi concerti oltre oceano. Stessa acclamazione ebbero anche i successivi singoli L.O.V.E. Machine, Sleeping in the Fire, School Daze e Cries in the Night, alcuni dei quali ottennero anche edizioni in Giappone (come nel caso di L.O.V.E. Machine).
Nel 1985, terminata una serie di show negli Stati Uniti, uscì il secondo album del quartetto, The Last Command, che si classificò alla posizione n. 47 della classifica Billboard (massima posizione raggiunta dalla band). Il disco conteneva brani storici della formazione come Blind in Texas e Wild Child, traccia quest'ultima originariamente presentata a Nikki Sixx per i suoi Motley Crue ma che l'artista escluse perché non in linea con la voce del cantante Vince Neil. Entrambe le canzoni furono pubblicate come singoli. Questo disco è influenzato parecchio a livello di suoni e atmosfere da Defenders of the Faith dei Judas Priest.
Nello stesso anno fu pubblicato anche il primo video live della band, intitolato Live at the Lyceum, London e pubblicato sotto forma di VHS dalla Castle Records. Inoltre, prima di partire per il tour promozionale del disco, avvenne l'abbandono di Tony Richards e l'ingresso nel gruppo del batterista Steve Riley, ex membro dei Keel. Finita la gloriosa e acclamata serie di concerti, anche Randy Piper abbandonò il gruppo, sostenendo di sentirsi in un ruolo marginale rispetto a Chris Holmes. Dopo alcune sfortunate audizioni, i W.A.S.P. decisero, non trovando un altro chitarrista, di spostare nuovamente Lawless alla chitarra e di ingaggiare Johnny Rod, ex bassista dei King Kobra di Carmine Appice.
Nel 1986 uscì con la nuova formazione il terzo album del gruppo, Inside the Electric Circus, disco che raggiunse un enorme successo grazie alle sue ottime qualità ma che subì anche nuovi violenti attacchi dal P.M.R.C. che tentò di bloccarne l'uscita. Paradossalmente, per la seconda volta questi contrasti con la censura offrirono alla band una grande propaganda, che portò nuovi fans al gruppo e incrementò le vendite. Rispetto ai precedenti lavori, questo disco vide comunque una riduzione degli eccessi espressi agli esordi e la band si ammorbidì in favore di un sound più melodico e più in linea con la fiorente scena glam che in quegli anni monopolizzava le radio. Dal disco furono estratti i singoli 9.5. - N.A.S.T.Y. e I Don't Need No Doctor (cover degli Humble Pie).
Nel 1987 i W.A.S.P. aumentarono ulteriormente la loro fama incidendo il singolo Scream Until You Like It per il film horror Ghoulies II. Nello stesso anno pubblicarono anche l'album dal vivo Live…In the Raw che ottenne ottimi riscontri in numero di vendite, valorizzato dalla pubblicazione del singolo Animal (Fuck Like a Beast) in versione live. Sempre nel 1987, Riley abbandonò la band per passare ai L.A. Guns, venendo sostituito da Frankie Banali, già batterista dei Quiet Riot.
Nel 1988 fu pubblicato il secondo video degli W.A.S.P., intitolato Videos in the Raw, rilasciato dalla VGC e contenente una raccolta dei video musicali fino ad ora pubblicati dal gruppo. Nel 1989 uscì The Headless Children, quarto album della band nonché suo storico best-seller. Il disco, non ostacolato dalla censura in merito ai testi non troppo espliciti (sebbene certe canzoni siano state interpretate come una forte critica politica al governo degli Stati Uniti), presentava per la prima volta nella storia del gruppo parti di tastiere, suonate da Ken Hensley, musicista degli Uriah Heep, mentre Lita Ford, nota artista heavy metal, all'epoca fidanzata di Chris Holmes, partecipò in qualità di corista. Il prodotto si orientò così maggiormente verso l'heavy metal e si distanziò sempre più dai colori di una scena glam rock che lentamente stava esaurendo il suo fascino nei confronti del pubblico e della critica. I singoli estratti dall'album furono Mean Man, The Real Me e la ballata Forever Free.
La svolta (1989-2000)
Nuovi cambi di formazione tornarono a tormentare la stabilità del gruppo nel 1989. Questa volta a lasciare il gruppo fu il chitarrista Chris Holmes. Lui disse che voleva semplicemente "divertirsi"; Blackie rispose, caustico, che "certi soggetti adorano stare a casa e mettersi il grembiule." L'uscita di Holmes provocò una forte instabilità nell'organico e la band sparì dalle scene per circa un anno, periodo nel quale più volte si vociferò di un loro scioglimento.
I W.A.S.P. tornarono invece nel 1992 con un nuovo chitarrista, Bob Kulick, fratello di Bruce Kulick ed ex chitarrista dei Kiss. Con il nuovo innesto furono in pochi mesi rilasciate una pubblicazione video, The Story of Jonathan, ed un nuovo album, The Crimson Idol, opera concettuale che narra la storia di un ragazzino che fugge di casa per liberarsi dall'oppressione dei genitori e, suo malgrado, si ritrova catapultato nel mondo dello showbiz e diviene una Rockstar di successo, con tutte le conseguenze (prevalentemente negative) che questo comporta. Lontano dallo stile che caratterizzò la band nei precedenti lavori, questo album, sia a livello tecnico che musicale, rappresentò il vero apice sonoro del gruppo ed è tuttora infatti considerato il migliore tra i dischi dei W.A.S.P.. La musica e i testi seguirono un ordine ricercato e Lawless poté ripercorrere nei brani (attraverso la storia di Jonathan, il protagonista della vicenda) prima la sua infanzia ed il suo turbolento rapporto con i genitori, poi la vita da famosa Rockstar e i disagi legati a tale fatto. Dal disco furono estratti i singoli Chainsaw Charlie, Hold on to my Heart, The Idol, I Am One e I Am One, 10 inch vinyl, tutti pubblicati dalla casa discografica Parlophone.
Terminata una lunga serie di concerti che occupò quasi due anni della carriera del gruppo, durante i quali fu pubblicata solo una raccolta intitolata First Blood Last Cuts (a cui partecipò nuvamente Lita Ford, questa volta come chitarrista), il rispettivo singolo Sunset & Babylon e una raccolta di video musicali intitolata First Blood Last Visions e pubblicata con la PMI, i W.A.S.P. si ripresentarono nel 1995 con il disco Still Not Black Enough, album dalle tematiche profonde ed introspettive, che seguì a grandi linee quanto espresso dal precedente prodotto, pur rimanendo lontano dall'idea di opera concettuale e pur senza aver nulla a che fare con la storia di Jonathan. Tracce dominanti del disco furono "Keep Holdin' On", "Breathe" e "Black Forever", brani che, nonostante la loro indiscussa qualità, non riuscirono a dare una vera e propria unità al disco, rivelatosi un insuccesso in vendite e giudizi della critica. Dall'album fu estratto un solo singolo, Black Forever/Goodbye America.
Riconosciuto il passo falso del precedente album, Lawless decise di non iniziare nessun tour promozionale e di fare alcuni cambi di line-up che portarono al ritorno di Chris Holmes, alla sostituzione di Rod con Mike Duda al basso e all'ingaggio del batterista Stet Howland. Con la nuova formazione fu pubblicato nel 1997 l'album Kill Fuck Die, disco che ripropose gli antichi eccessi che avevano reso famoso il gruppo ma rielaborando il tutto con sonorità sperimentali, ottenute mediante un massiccio impiego di sintetizzatori e distorsori elettronici. Massacrato dalla critica, Kill Fuck Die riscontrò poco favore del pubblico, anche se il tour promozionale che ne seguì la pubblicazione riscosse un grande successo. Ciononostante dal disco vennero estratti due ottimi singoli: Kill Kill Die e Kill Fuck Die.
Nel 1998, per riappacificarsi con i sostenitori di vecchia data che non avevano apprezzato il cambiamento stilistico del gruppo, fu pubblicato il live Double Live Assassins, che ripropose i brani di Kill Fuck Die in una dimensione più consona al gruppo, risultando per nulla inferiori ai successi del passato.
Nel 1999, dopo la pubblicazione di un EP (il primo nella carriera del gruppo), intitolato Helldorado Promo, fu rilasciato, a due anni dall'ultimo album, il disco Helldorado, che vide il gruppo riavvicinarsi alle sonorità rock degli esordi e allontanarsi dal sound meno immediato degli ultimi album. I testi ripresero ad essere trasgressivi come un tempo e tutte le canzoni tornarono a presentare sesso, droga e voglia di divertimento come tematiche comuni . L'album venne accolto tiepidamente dalla critica ma riscontrò i favori del pubblico, grazie anche al buon singolo Saturday Night's Alright for Fighting, sebbene le vendite non abbiano soddisfatto la band.

Gli anni recenti (2000-oggi)
Poco dopo l'uscita di Helldorado, venne pubblicato il live The Sting, registrato durante un concerto tenuto per il pubblico via internet. Il disco uscì con poca pubblicità e ottenne basse vendite e poco apprezzamento da parte dei fans. Dopo questa pubblicazione fu rilasciato il primo DVD del gruppo, The Sting - Live at the Key Club, L.A., che si rivelò un discreto successo.
Nel 2001, prendendo spunto dal successo ottenuto con i precedenti The Headless Children e The Crimson Idol, il gruppo pubblicò un nuovo album, Unholy Terror. Il tema dominante del disco fu la religione e l'intero album ripropose liriche molto vicine a quelle dei due dischi sopra citati. Come avvenuto per Helldorado, solo i fans diedero soddisfazione alla band, attaccata duramente dalla critica. Il disco non aggiunse comunque nulla di nuovo al curriculum della band, ma canzoni come Let It Roar, Loco-Motive Man e Wasted White Boys ne ribadirono la validità tecnica e musicale.
Intanto, al termine delle registrazioni, Chris Holmes decise di lasciare nuovamente la band per dedicarsi ad altri progetti musicali. Non fu chiaro se, alla base di tale scelta, vi fu il riemergere o meno delle antiche ostilità con Lawless, tuttavia il suo posto per il tour post album venne preso, senza esitazione, dal chitarrista Darrell Roberts, ex Glam Tuff.
Nel 2002 fu rilasciato l'album Dying for the World, che vide il ritorno di Frankie Banali alla batteria. Segnato dalla tragedia dell'11 settembre 2001, il disco prese spunto dagli orrori reali del terrorismo e della guerra, sfruttandoli come tematica principale. Sebbene il disco fosse stato dedicato alle vittime del tragico attacco terroristico, molte delle dichiarazioni di Lawless e compagni, spesso a favore di un intervento armato punitivo verso gli aggressori, valsero al gruppo la nomina di "guerrafondaio" e "anti-pacifista". Forse anche per questi motivi, il disco passò quasi inosservato nonostante la validità di alcune canzoni come Shadow Man e la ballata Hallowed Ground.
Dopo un lungo tour, nel 2004 gli W.A.S.P. rilasciarono due album, The Neon God part 1 - The Rise e The Neon God part 2 - The Demise, che videro il ritorno di Stet Howland alla batteria. I due dischi, che una volta messi insieme costituiscono un'opera concettuale che rispolvera lo stile di The Crimson Idol, si incentrarono sul tema della religione unito a tematiche care al gruppo come l'alienazione e la solitudine. Entrambi gli album raccontano una sorta di storia in cui viene presentata la nascita di un leader di una setta religiosa dedita alla lussuria ed ossessionata dal delirio di onnipotenza (The Rise). Il racconto si conclude con il desiderio del protagonista di redenzione per i suoi peccati (The Demise). Nonostante le premesse e la validità di alcune canzoni come Asylum # 9, Never Say Die, e Sister Sadie i lavori vennero disprezzati dalla critica e gli stessi fans non ne rimasero particolarmente colpiti. L'unico singolo estratto da questi dischi fu 3 Song Sampler, prodotto che riscosse poco successo a causa della scarsa pubblicizzazione.
Dal 2005 in poi la band subì continui cambi di formazione fino a giungere alla line up attuale che presenta Blackie Lawless, unico membro fondatore del gruppo ancora presente, come voce e chitarrista, Doug Blair alla chitarra, Mike Dupke alla batteria e Mike Duda al basso.
Il nuovo album dei W.A.S.P., Dominator, è atteso a partire dal 16 aprile 2007 e sarà pubblicato dalla loro nuova etichetta discografica, la Demolition Records.

Stile e critiche
Il caso Animal (Fuck Like a Beast)
Animal (Fuck Like A Beast) fu il primo singolo dei W.A.S.P.. Esso mostrò, fin dal titolo (traducibile in italiano come Animale (Scopo Come Una Bestia), l'intenzione da parte della band di creare un brano veramente perverso, trasgressivo e totalmente diverso rispetto alle canzoni usualmente esposte dal panorama glam di quegli anni.
Composta dal frontman Blackie Lawless, questa canzone non riuscì ad essere inserita nel disco di esordio W.A.S.P. del 1984 a causa delle proteste del P.M.R.C., la società di censura delle liriche ritenute offensive, che, da questo singolo in poi, controllerà ogni album e testo prodotto dal gruppo, instaurando in sostanza una vera e propria guerra legale con la band. Infatti il cantante del gruppo ritenne di fatto l'album d'esordio privato della traccia incompleto e combatté con la censura per anni, senza ottenere però grossi risultati.
Animal (Fuck Like a Beast) riuscirà finalmente ad essere inserita nel disco solo in una riedizione dello stesso, ad opera dell'etichetta Music for Nations, oltre 10 anni posteriore all'uscita originale. La canzone diventerà comunque un enorme successo dei W.A.S.P., che non mancheranno mai di eseguirla nei loro concerti. Essa sarà nuovamente oggetto di discussione per la sua iniziale esclusione nella raccolta dal vivo Live…In the Raw del 1987. Ancora una volta Lawless restò deluso della sua censura e incolpò il P.M.R.C. di manipolare la sua creatività. La traccia fu poi inserita nel disco ma continuò a subire l'attacco della censura ogni qualvolta la band tentava di inserirla in un album.

W.A.S.P. e Motörhead
Nel 1997 i W.A.S.P. condivisero per un'importante tournée mondiale con l'affermata band hard rock/heavy metal Motörhead. Questo tour, più che per la qualità musicale espressa, rimase famoso per il violento contrasto che nacque tra i due gruppi, conclusosi addirittura con una rissa, che stupì il mondo della musica.
W.A.S.P. e Motörhead si erano accordati prima di iniziare il tour per alternarsi il ruolo di headliners durante le tappe del tour. Gli W.A.S.P. però non avevano del tutto accettato questa divisione e iniziarono ad ostacolare i compagni di tour per appropriarsi del titolo di band principale. In un primo momento gli W.A.S.P. cercarono di discutere verbalmente di questo fatto con gli stessi Motörhead, che però non accettarono di lasciare il ruolo di headliner in mano solo alla band shock metal. Così, non dandosi per vinti, Lawless e compagni sabotarono il sistema di amplificazione della "band rivale", sperando che il gruppo subisse un ritardo di organizzazzione tale da assicurargli lo spazio musicale dell'intero show. Non ottenuto nuovamente nessun risultato, la band continuò ad infastidire i Motörhead spargendo nei loro camerini piume di gallina e altre sorprese, rendendo di fatto la vita on tour della band hard rock insopportabile. Il gruppo però sorvolò nuovamente l'accaduto e proseguì la tournée.
Il fatto peggiore dell'intera rivalità avvenne dopo un concerto a Cincinnati quando Blackie Lawless aspettò il frontman dei Motörhead Lemmy Kilmister giù dal palco e lo colpì più volte con violenti pugni; il musicista inglese non reagì a nessuna delle percosse e corse in ritirata verso i suoi roadie. Dopo l'accaduto, i Motörhead decisero definitivamente di annullare tutte le ultime date del tour, nonostante la volontà di Blackie e compagni di proseguire da soli, soddisfatti delle loro malefatte.
Il comunicato ufficiale degli W.A.S.P. nascose i fatti accaduti giustificando l'abbandono dei Motörhead per motivi di soldi. Infatti secondo questa versione gli incassi del tour, che sarebbero stati da spartire tra W.A.S.P. e Motörhead, non erano così elevati da soddisfare entrambe le band, e quindi questi ultimi, avendo calcolato circa 40.000 dollari di perdita a fine tour, decisero di concludere il viaggio promozionale anzitempo.

Concerti
I W.A.S.P, oltre ad incentrarsi sulla produzione di canzoni stilisticamente e tecnicamente adatte al loro genere musicale, ricrearono anche esibizioni live spettacolari e degne per una band shock rock. In esse il gruppo seguì gli esempi del celebre musicista Alice Cooper, pioniere del genere shock rock e massima fonte di ispirazione della band, producendo show pericolosi sia per la band sia per il pubblico, e dotati di parti incredibilmente sanguinose e violente. Blackie disse riguardo ai suoi numeri:
« I was always bored to death by bands that got onstage in T-Shirts and jeans, and stood in one place all night. Hell, the people could have more fun by staying home and playing the albums in the comfort of their living rooms. I'd rather be dead than stand onstage like that. All I can say is that you think you've seen some wild things already, just give us time, you won't believe your eyes »
« Sono sempre stato annoiato a morte dalle band che salivano sul palco con t-shirts e jeans, e stavano per tutta la notte in un posto. Dannazione, il pubblico si sarebbe potuto divertire maggiormente stando a casa a sentire l'album nel conforto dei loro salotti. Preferirei essere morto che stare sul palco in quel modo. Ciò che posso dire è che se tu pensi di aver già visto cose bestiali, lasciaci solo tempo, non crerderai ai tuoi occhi. »
(Blackie Lawless)

I primi tour
Fin dalla prima esibizione live del gruppo, i W.A.S.P. si esibirono nel numero dell'uccisione di una ragazza, l'azione forse più famosa del gruppo. Essa iniziava durante la canzone Tormentor quando Blackie scopriva un telo che nascondeva una giovane donna, con braccia e gambe legate ad un sostegno, mezza nuda e imbavagliata. Lawless fingeva così, con tanto di effetti speciali, di sgozzare la ragazza, tra lo stupore e l'orrore del pubblico. Ciononostante questo numero avesse reso i W.A.S.P. molto popolari nei primi anni ottanta, esso gli valse anche molte critiche e censure.
Un altro numero esibito regolarmente durante i primi concerti del gruppo fu il lancio di carne fresca sul pubblico. Essa veniva portata sul palco, tagliata dai musicisti con un ascia e gettata tra gli spettatori.
Blackie raccontò in un'intervista che, alla fine di uno show, alcuni fan lo avvicinarono con in mano la carne che aveva gettato in precedenza, chiedendogli di autografargliela. Dopo aver lasciato la firma sulla carne, gli stessi fan gli regalarono un cervello di cane, una testa di maiale e parti di topi. Blackie rimase incredulo per questo fatto e poté solo dire:
« Its not that I really mind, but what I wanna know is, how do they get these things in the arenas in the first place »
« Non è che queste cose mi dispiacciano, ma ciò che voglio sapere prima di tutto è, come hanno fatto a portare queste cose dentro l'arena. »
(Blackie Lawless)
Altri scherzi esibiti sul palco in quegli anni, oltre ai più usuali fuochi pirotecnici, furono il pasto di vermi, doccie di piume sulla folla, bevute di sangue da teschi o giochi con motoseghe o coltelli.

Il The Last Command Tour
Il The Last Command Tour vide una notevole riduzione di violenza e sangue nei concerti degli W.A.S.P., ormai arresisi al potere della censura. Il gruppo riuscì però a conservare alcuni importanti numeri. Il primo fu quello della bevuta del sangue dal cranio, addirittura perfezionato e reso più spettacolare con la creazione di un unico immenso teschio in cui i musicisti entravano e si servivano della rossa bevanda.
Il P.M.R.C non riuscì a bloccare neppure i giochi di Blackie con le motoseghe. Questi numeri costarono però al frontman, per ben tre volte nell'arco del tour, tagli al costume e alla sua carne dovuti a errori di valutazione. Uno di questi, avvenuto in Finlandia, provocò al cantante molti punti di sutura. Dimesso dall'ospedale disse:
« They're the ones that have to worry about it - not me. They've learnt boy. They see me coming and it's like the parting of the Red sea »
« Loro sono gli unici che devono spaventarsi di ciò - non io. Hanno imparato ragazzo. Mi vedono arrivare ed è come l'apertura del Mar Rosso. »
(Blackie Lawless)

L'Electric Circus Tour
L'Electric Circus Tour vide un parziale ritorno ai numeri esibiti negli show degli esordi, e quindi un nuovo aumento di sangue, violenza e numeri pirotecnici rispetto alla precedente uscita. L'intero palco venne trasformato in un circo, dominato da luci e tele rosse e bianche. Dietro al batterista furono posizionati enormi scalini dove gli W.A.S.P. potevano salire e scendere a piacimento.
Il pezzo più importante e innovativo dello show fu il lancio di palle esplosive contro la motosega azionata da Blackie. Il numero era chiaramente ad alto rischio per il cantante che, in uno show a Dublino, subì gravi ustioni a causa di un errore. Una delle palle lanciate esplose nel modo sbagliato e le gambe di Blackie presero fuoco. Le fiamme giunsero fino ai glutei e il musicista non poté fare altro che gettarsi a terra attendendo che gli addetti lo spegnessero. Fu ricoverato in ospedale per alcuni giorni ma non riportò danni o ferite serie.

Il Monsters of Rock del 22 Agosto 1987
Il Monsters of Rock del 22 agosto 1987 fu il primo festival a cui i W.A.S.P. parteciparono e fu anche il pimo show a riproporre lo storico numero dello sgozzamento della donna.
A metà concerto Blackie rivelò un ragazza in topless, legata ad un enorme ruota di tortura, con la faccia coperta da un telo nero. Il musicista si avvicinò alla vittima e con un colpo secco finse di sgozzarla, accompagnato dagli incitamenti del pubblico.
Il musicista, in un intervista successiva allo show, disse che la scena era in realtà stata ideata in modo differente ma, a causa della censura e del manager dei Bon Jovi, che fece abolire il numero dicendo che con esso i W.A.S.P avrebbero tolto attenzione dai successivi headliner, il gruppo si era dovuto limitare a quanto espresso. Lawless raccontò comunque la versione originale:
« What happens is we do the rack, cut the girls head off, slam the doors of the rack, and everyone thinks its done. But during the next song I open the doors, cut her down, throw her over my shoulder. This hideous box rolls out from the other side of the stage, I throw her in and hit a button, and it spits her all over the audience »
« Ciò che succede è che facciamo la tortura, tagliamo la gola alla donna, chiudiamo la porta del macchinario e tutti pensano che è fatto. Ma durante la canzone seguente apro le porte, lei si abbatte, la lancio sulle mie spalle. Questa atroce scatola rotola fuori dall'altra parte del palco, io la lancio dentro, schiaccio un bottone, e lei si spappola sull'intera folla. »
(Blackie Lawless)
Gli W.A.S.P., pur senza la versione che avrebbero voluto del numero, riuscirono a causare ben 2000 dollari di danno, rompendo le loro chitarre e apparecchiature.

L'Headless Children Tour
L'Headless Children Tour vide il palco degli W.A.S.P. totalmente rivoluzionato. L'idea di questo show fu di migliorare la gravità e pesantezza dell'insieme rendendo il tour totalmente differente da ogni altro concerto precedente, eliminando le violenze delle prime esibizioni e introducendo un messaggio di base molto più pesante e insopportabile.
Sul palco fu ricreata la copertina dell'ultimo album in tre dimensioni e all'inizio dello show un enorme schermo video mostrò immagini di violenze varie. Successivamente lo schermo proiettò immagini delle maggiori carneficine della storia, incentrandosi soprattutto sulla figura di Hitler e sulle violenze della Guerra del Vietnam e di vari Klan.
Durante la canzone Thunderhead lo schermo mostrò persone drogate e ubriache. Blackie, terminato il brano, approfittò della situazione per predicare a proposito della pericolosità delle droghe, ricevendo grandissimi applausi dai fan presenti.
L'Headless Children Tour mise così in luce dei nuovi W.A.S.P., artisti interessati alla salute della gente e agli avvenimenti del mondo. Infatti, il messaggio principale dello show fu, come ricordò Blackie:
« The music is loud - The message is clear. »
« La musica è forte - Il messaggio è chiaro. »
(Blackie Lawless)

Il Crimson Idol Tour
Il Crimson Idol Tour vide una diminuzione della spettacolarità del concerto a vantaggio di una parte musicale mai così coinvolgente. Il palco fu caratterizato da una grandissima tela raffigurnte la cover dell'album The Crimson Idol sulla quale, quando la band suonava tracce dei precedenti album, venivano proiettate le rispettive copertine, riprendendo quindi in parte l'idea dell'Electric Circus Tour.
Nello show non furono inserite scene di violenza o parti contenenti sangue o vermi. Tutto andò ad incentrarsi solo e unicamente sulla musica e lo slogan del tour fu:
« Be careful what you wish for…it may come true »
« Stai attento a cosa desideri…potrebbe diventare vero »

Il Kill Fuck Die Tour 1997
Il Kill Fuck Die Tour 1997 tornò a riproporre le violenze esibite negli show originali del gruppo. Durante la canzone Kill your Pretty Face Blackie rivelò una suora, attaccata ad una grossa croce con catene in modo che le sue gambe fossero aperte. Il musicista, posizionatosi di fronte alla suora, iniziò ad affilare un coltello attaccato alla sua cintura, facendo finta di voler uccidere la donna.
Il numero raggiunse la sua massima violenza quando, in un concerto in Europa, Blackie decise di violentare la donna. Il musicista mise il volto tra le gambe della suora e poi ne estrasse un finto feto coperto di sangue. Il cantante piazzò il feto intorno al suo collo e successivamente lo impalò alla sua cintura.
Un'altra versione del numero fu esibita in un concerto a New Jersey nel settembre 1998 quando Blackie sostituì la suora con una bambola di Marilyn Manson. Blackie legò la bambola con un cappio sul palco e la violentò. Nuovamente estrasse da essa un feto ma poi le tagliò la testa, le estrasse il cervello e lasciò il finto sangue scorrere sul suo corpo.
Un altro numero esibito durante il Kill Fuck Die Tour 1997 faceva sì che, durante la traccia The Horror, Blackie saltasse sulla piattaforma al fianco del batterista per svelare un maiale legato ad un palo. Il musicista prendeva poi un grosso coltello e tagliava via la testa all'animale. Lo scherzo si concludeva con Blackie che mostrava il suo trofeo al pubblico acclamante, mentre un getto di piume appiccicose cadeva sulla folla.

L'Helldorado Tour 1999
L'Helldorado Tour 1999 tornò ad incentrarsi maggiormente sulla musica e abbandonò ogni numero violento. Il tour vide i W.A.S.P. produrre un rock notevolmente rafforzato, migliorato e potenziato da volumi altissimi. L'atmosfera divenne schiacciante, con il gruppo che performò tutti i più grandi successi della sua carriera, acclamato da un'enorme folla e sostenuto da luci e grandi giochi pirotecnici.
L'unico evento violento confermato fu il pasto di vermi seguito dal successivo lancio di piume sul pubblico. Tale stile di esibizione live si mantenne per i successivi anni ed è quello ancora seguito ai giorni attuali, salvo che per l'aggiunta di una grossa, demoniaca scultura in metallo (chiamata "Elvis") posta al centro del palco. Su di essa i componenti del gruppo possono arrampicarsi con facilità, creando un effetto di maggiore drammaticità allo show.
La scultura però, a causa del suo enorme peso e della sua grandezza, è stata causa di frequenti interruzioni delle recenti tournée del gruppo, visto che spesso i palcoscenici dove gli W.A.S.P. si esibivano non erano in grado di sopportarne la massa.

Curiosità
Il significato della sigla W.A.S.P. non è mai stato rivelato dalla band. Molti pensano che significhi "We Are Sexual Perverts" (come era scritto sul bordo dell'LP del primo album), altri "We Are Satan's People" o ancora "We Are Satan's Preachers". Un'altra ipotesi affermata è che la sigla significhi "White Anglo Saxon Protestants". Il frontman del gruppo fu più volte intervistato su tale fatto ma rispose sempre in modo vago dicendo di non essere egli stesso certo del significato dell'abbreviazione. In un occasione rispose ironicamente al giornalista:
« We Ain't Sure, Pal »
« Non ne siamo sicuri, amico »
(Blackie Lawless)
Si sa per certo però che il nome venne dato al gruppo dal primissimo bassista Rik Fox, che venne ispirato dal nome dopo aver calpestato una vespa (in ingelese wasp), nella casa dove all'epoca abitava assieme a Blackie Lawless.
Secondo Blackie, con l'eccezione di un solo membro, ogni abbandono di un componente del gruppo fu dovuto a problemi con la droga.
Il video della canzone "Tormentor" può essere visto, per alcuni secondi, nel film TerrorVision del 1986. Infatti, quando il nuovo sistema satellitare della famiglia riceve segnali da un altro pianeta, per un breve istante appaiono le immagini del clip degli W.A.S.P..
Gli W.A.S.P. fecero una breve apparizione come comparse nel film The Dungeonmaster del 1985.
Blackie Lawless ottenne anche la possibilità di apparire, come personaggio minore, nel film This is Spinal Tap.
Ken Hensley, musicista degli Uriah Heep, ha suonato le tastiere per l'album The Headless Children.
Gli W.A.S.P. sono una delle band più famose e gloriose ad essersi esibita nel leggendario locale hollywoodiano Troubadour.
La band contribuì al film horror Ghoulies II con la traccia Scream Until You Like It.
Nel 1986, Blackie Lawless doveva recitare nel film "Trick or Treat" (in Italia Morte a 33 giri), interpretando la parte del cantante "Sammy Curr", ma il produttore scelse, alla fine, l'attore Tony Fields. In questa pellicola, fecero delle comparse Ozzy Osbourne e Gene Simmons.
Il comico Brian Posehn, in uno dei suoi sketch, descrive il momento in cui si decise a chiedere un autografo a Chris Holmes, negli anni '80. La risposta fu "Prima fatti crescere le tette."

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