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Data di pubblicazione
17 Ottobre 2018
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Durata
9 brani
Cuts è il primo album solista dell'artista siciliano Giuseppe Lombardo, in arte Lomb.
© 2018 Seahorse Recordings
LOmB è lo pseudonimo di Giuseppe Lombardo, un “chitarrista non chitarrista –
cantante non cantante” classe 1971. Questo progetto si sviluppa fra gli spazi di
tempo lasciati vuoti dagli altri in letargo: Baffos e Zuma.
La sua prima band, Gothic Angels (new wave), dopo un mini tour ungherese nel
1991, muta nome e sonorità; sotto il nome di Nerve’s Korut per ancora sette anni
continua la propria attività di composizione e live, ottenendo con il suo demo-tape
un piccolo consenso da parte della stampa nazionale. Le pubblicazioni ufficiali
rimangono solamente due e si trovano nelle compilation Lapilli (Cooperativa
Prospettive indigene, 1995) con il brano “Taste of money” prodotto da Don
Zientara (Fugazi) e 095 Codice interattivo vol. 2 (Crossover Production – 1992) con
“Nonsense” prodotto da Tony Carbone (Denovo).
Con i Plank, Giuseppe, debutta anche alla voce e incide un mini LP omonimo
(Indigena Records, 1998) con la produzione artistica di Agostino Tilotta (Uzeda).
Successivamente allo scioglimento dei Plank forma la band Baffos, le cui
registrazioni in studio (prodotte da Cesare Basile e Marcello Caudullo) non vengono
mai distribuite ufficialmente: le copie vengono vendute solo durante l’intensa
attività live del gruppo che si pregia di aver aperto le date di Sonic Youth, Wire, Old
Time Relijun, Melt Banana e Bugo per citare solo i più importanti.
Parallelamente suona con un progetto “free punk harcore” Apocalipstick, in seguito
rinominato a causa di una omonimia, Ute Puta, che vede il suo apice con l’apertura
del concerto dei No Means No. La band si scioglie per questioni di donne.
L’attività con gli Zuma invece è documentata con “Less is more” LP pubblicato
con la Viceversa Records nel dicembre 2013. Le registrazioni del secondo album
prodotto da Cesare Basile rimangono congelate in un cassetto la cui riapertura è un
punto interrogativo.
Per Giuseppe, che al di fuori della musica, si mantiene con la sua attività di graphic
designer e fotografo, suonare è un’esigenza, un modo spontaneo per mettere in
relazione il mondo esterno con il proprio universo interiore.
Lo stile di Lomb rimastica i suoi ascolti: il neo-folk americano e il post-punk degli
anni 80 e primi 90.
L’obiettivo resta comunque quello di raccontare (e guarire?) o comunque
trasformare in materia creativa la sua ferita di abbandono mai guarita e sempre
pronta a farsi sentire durante lo scorrere della sua esistenza.
Cuts (si legge cazz…), il suo primo lavoro da solista è una raccolta musicale di ferite,
tagli per l’appunto.
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